Nel corso del 2018 è stata condotta una ricerca atta a verificare la qualità della maggior parte delle VPN gratuite attualmente disponibili sul mercato, i risultati erano stati disastrosi; è trascorso un anno e la situazione non è cambiata, i dati degli utenti potrebbero essere in grave pericolo.
Era l’anno scorso quando Metric Labs metteva in guardia i consumatori a riguardo dell’utilizzo delle VPN gratis, le cosiddette reti private virtuali che dovrebbero garantire la privacy a tutti i consumatori (nascondendo l’indirizzo IP e crittografando ogni attività svolta in rete, come guardare le IPTV), si erano rivelate un vero e proprio colabrodo.
Secondo la ricerca l’86% delle applicazioni gratuite non era così sicura, ben il 60% delle suddette sono sviluppate i Cina, arrivando addirittura ad archiviare i dati degli utenti sui server locali di appartenenza. Era stato scoperto che proprio nelle condizioni che l’utente andava ad accettare (quelle che nessuno legge mai), l’app confermava che avrebbe condiviso i dati con il governo cinese. In ultima analisi era stato scoperto che l’app in sé salvava i log di navigazione, operazione che proprio non dovrebbe fare per garantire la privacy e l’anonimato, condividendoli poi con aziende terze.
VPN gratis: la situazione odierna
Gli anni passano ma poco cambia, non parleremo più di uno scandalo di questi livelli, anche se ci sentiamo di consigliare caldamente l’adozione di una VPN a pagamento per un paio di motivi. Prima di tutto è bene ricordare che una rete privata virtuale gratis in genere limita la banda utilizzabile; oltre a questo vengono svolte attività di profilazione per cercare di mostrare a schermo le pubblicità più adatte alle vostre preferenze, di conseguenza la navigazione potrebbe non essere poi così in incognito.