Il pianeta è sotto shock per le rivelazioni della NASA. Gli eminenti esperti dell’agenzia aerospaziale americana confermano la caduta di un meteorite sulla Terra. Stavolta il livello di allarme è massimo poiché non si parla di semplici previsioni ma di vere e proprie certezze. A quanto pare un grosso asteroide causerà devastazione dopo il passaggio dell’innocuo QV89. Cresce la paura per una notizia che porta molti a considerare la possibilità di nuovi pianeti abitabili appena scoperti. Cosa potrebbe accadere qui da noi? Ecco le novità che emergono dalle recenti indagini spaziali.
NASA mette in guardia tutto il mondo: ci sarà un impatto da un momento all’altro, tenetevi pronti
Fatti concreti, quelli attualmente in discussione presso le alte sfere del mondo accademico e scientifico. Personaggi come Greg Leonard, professore alla School of Surveying (Nuova Zelanda) dell’Università di Otago e specialista di ricerca senior del progetto Catalina Sky Survey finanziato dalla NASA, non lasciano spazio a dubbi. Afferma che:
“C’È UNA POSSIBILITÀ DEL 100% CHE UN ASTEROIDE COLPISCA LA TERRA IN UN MOMENTO NON MEGLIO PRECISATO DEL TEMPO”
Leonard ha ammesso senza riserve la possibilità di un pericolo incontrollabile. La Terra si dovrà preparare a fronteggiare una vera catastrofe. Il professore afferma che le informazioni servono a poco. Si è normalmente abituati a considerare gli effetti delle polveri cosmiche ma in quanto ad asteroidi si è ancora impreparati. Una roccia di dimensione compresa tra 25 metri ed un chilometro sarebbe sufficiente a causare danni importanti a livello locale. Oltre il chilometro gli effetti dell’impatto si potrebbero apprezzare su tutto il suolo terrestre con evidenti ripercussioni negative sul clima ed altri disagi di cui si è già parlato nel corso della storia.
Nonostante le stime parlino di un arco temporale piuttosto ampio (ogni milione di anni) è impossibile non prendere in considerazione l’idea di una catastrofica evenienza. Si ritiene che una collisione con un oggetto di oltre cinque chilometri possa portare all’estinzione. Una situazione che riproporrebbe i fatti avvenuti con Chicxulub, che colpì la Terra appena fuori dall’attuale Penisola dello Yukatan 66 milioni di anni fa, spazzando via tre quarti delle piante e degli animali del pianeta, compresi tutti i dinosauri non volanti.