AGCOM, Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ha finalmente cominciato le procedure per lo sblocco delle frequenze TV destinate allo sviluppo del 5G, definendo modalità e condizioni economiche che coinvolgono anche la Rai, come da delibera n. 390/19/CONS del 19 Settembre 2019.
Il rilascio delle frequenze su banda 700 MHz, attualmente occupate dalle emittenti televisive, permetteranno a Iliad di sviluppare la rete di quinta generazione come stabilito dall’asta 2018. Questa banda sarà fondamentale soprattutto nelle città per portare la connettività 5G anche all’interno degli edifici, mentre le onde con frequenze più alte e corte non riuscirebbero da sole nell’intento.
Pertanto, la capacità trasmissiva delle frequenze TV sarà convertita e ricalcolata in spazio di MB/s per Iliad, mentre gli attuali canali televisivi saranno spostati temporaneamente in uno dei nuovi 12 multiplex nazionali di cui fa parte anche la Rai, la quale dovrà conformarsi alle direttive AGCOM cedendo una quota della capacità trasmissiva assegnata.
Inoltre, il rilascio dei canali nella banda UHF da 700 MHz dovrà rispettare anche l’eliminazione di eventuali interferenze con i paesi confinanti, secondo le modalità stabilite dal MISE in un documento programmatico recentemente approvato.
Detto questo, AGCOM ha quindi approntato tutta la documentazione per avviare la macchina procedurale e, sebbene siamo solo agli inizi, questa fase sarà la più complessa per le modalità e le condizioni economiche che comporta.
A parte le possibili sospensioni per la richiesta di informazioni e documenti, a parte i correttivi in corso d’opera che potranno incombere, il termine di conclusione del procedimento dovrebbe essere a 90 giorni dalla data di pubblicazione della comunicazione AGCOM. Detta scadenza, tuttavia, potrà comunque essere prorogata dall’Autorità con deliberazione motivata.