Nel mondo delle auto si guarda già al futuro e si pensa alle prossime forme di alimentazione dei veicoli. Il mondo sta attraverso un periodo di crisi a causa dell’inquinamento globale: dallo scioglimento dei ghiacciai, al buco dell’ozono, alle foreste che bruciano, ai costanti e frequenti terremoti e non solo. Nell’aria l’inquinamento atmosferico sta raggiungendo il suo apice massimo, anche a causa della grande quantità di CO2 prodotta dalle automobili.
Per tale motivo si sente l’esigenza di creare nuove forme di alimentazione per le macchine; forme di energia differenti da quelle attuali, e che possano non produrre ingenti quantità di anidride carbonica. Il problema numero uno sta proprio nel fatto che le risorse umane della Terra stanno terminando, e prima di vedere realizzata la possibilità di colonizzare un nuovo pianeta, possono passare decenni se non centinaia di anni. Ma fino ad allora, come farà l’umanità?
Serve pertanto trovare una soluzione che riesca a coniugare innovazione, spese ridotte per l’utenza e risparmio energetico. Gli scienziati hanno così elaborato tre diversi sistemi su cui stanno investendo per rendere le auto più ecologiche e smart.
Auto: il presente è elettrico. Ma il futuro sarà l’idrogeno o il nucleare?
Si parla ogni giorno di vetture elettriche, anche se un recente studio effettuato dal Ces-Ifo ha portato alla luce che le vetture alimentate con il Diesel in certi contesti potrebbero inquinare anche più di quelle elettriche. Tali risultati sono emersi dopo il confronto fra le emissioni inquinanti di CO2 derivanti da una Mercedes C220d e una Tesla Model 3, considerando però il processo produttivo e di smaltimento delle batterie dell’auto elettrica, una percorrenza media di 100.000 km e un lasso di tempo di circa 10 anni. Bisogna quindi continuare ad investire in questo settore, arrivando ad avere macchine totalmente eco-friendly al 100%.
Negli anni ’50 invece gli scienziati ipotizzarono un concept di autovettura basata sull’energia nucleare. In un clima post Chernobyl e post bomba atomica, diciamo che non fu proprio la mossa più azzeccata. A proporre tale idea fu proprio la storica azienda americana Ford con il modello Nucleon. L’idea fu presto abbandonata per via della sua pericolosità, ma chi lo sa se in futuro non si riesca a contenere tutti i problemi dell’energia nucleare e renderla agevole e adatta per gli scopi più comuni.
L’idea finale invece riguarda le automobili alimentate ad idrogeno. Il CEO di Continental, Felix Grass, afferma che entro una decina di anni si potrebbe avere la nuova tecnologia a bordo di ogni sistema di veicolo. L’aspetto più ostico da superare riguarda la scarsa autonomia di una forma come l’idrogeno, tuttavia potremo avere a breve nuovi sviluppi già ai prossimi saloni internazionali come quello di Tokyo o al prossimo Los Angeles Auto Show.