La piattaforma di contenuti in streaming Netflix, negli ultimi tre mesi ha visto le proprie azioni crollare letteralmente, soprattutto nell’ultima settimana. Più precisamente hanno ceduto un guadagno del 46% in meno, entrando così in un territorio negativo.
Si tratta di un vero e proprio ribasso per il colosso dello streaming, considerando anche che appena all’inizio di luglio il titolo di approcciava a raggiungere i nuovi massimi storici. Scopriamo insieme cosa è successo.
Sicuramente a fare la differenza rispetto a qualche mese fa, sono state le nuove piattaforme come Apple e Disney, che stanno già vincendo la battaglia sui prezzi proposti agli utenti. Molti analisti di Wall Street hanno quindi iniziato a perdere fiducia in quello che solamente pochi mesi fa consideravano un vero e proprio cavallo vincente, Netflix. La compagnia p stata perseguitata negli ultimi mesi solo da cattive notizie, partendo dall’interruzione del proprio show popolare, The Office
.Da quel momento in poi, la piattaforma ha cominciato a segnare una decisa perdita di abbonati, soprattutto negli Stati Uniti, mentre a livello internazionale le sottoscrizioni si sono fermate nel secondo trimestre del 2019. La conseguenza, inevitabile, è stato il crollo del titolo a Wall Street, si tratta della più lunga serie di perdite degli ultimi cinque anni.
In seguito, dopo crescenti voci di corridoio, sono arrivate le conferme ufficiali da parte dei colossi e media, pronti a lanciare i propri servizi streaming, Apple, Disnet, WarnerMedia e NBC. Sicuramente questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Moltissimi analisti di Wall Street sono intervenuti sulla vicenda, per esempio Kannan Venkateshwar ha dichiarato che la piattaforma è diventata di colpo “molto costosa”.