Bollo auto. Se ne discute parecchio online. Ciò che si dice è che si tratta di una tassa ingiusta. Siamo franchi, lo è a tutti gli effetti. Sono molte le persone che scelgono di non pagare. Ad alcuni va bene grazie alla pace fiscale che porta alla chiusura delle cartelle. Ma la verità è che, in un modo o nell’altro, tutti dovremmo pagarla senza condizioni.
Tanti sperano che il nuovo Governo abolisca questa autentica ingiustizia. Potrebbe esserci una svolta dopo la creazione del nuovo esecutivo. Potremmo essere ad un passo dall’abolizione totale dell’imposta di possesso. Ci sono buone speranza ma occorre analizzare le ultime novità sull’argomento.
Abolizione bollo auto: ecco il punto della situazione e le novità in arrivo dal Governo
La decisione di abrogare il bollo auto fa capo ad una recente promessa di Governo fatta da Di Maio e Luca Antonini. Avevano fatto ben sperare ad una svolta storica piuttosto severa e confortante per gli italiani. Difatti l’organico governativo si è sfaldato passando il potere a nuovi protagonisti. Si resta in dubbio.
Vista la situazione finanziaria del Paese e la generale instabilità è quasi impossibile che le Regioni decidano di escludere la tassa. Le stime collocano l’imposta ai massimi livelli di interesse statale per le entrate aggiuntive. Le amministrazioni recuperano qualcosa come 200 milioni di euro grazie alle nuove immatricolazioni. Ovviamente non ci si aspetta che le personalità al vertice rinuncino a simili guadagni.
Più che altro si cercherà di proporre una rimodulazione con la concessione di più autonomia alle Regioni. Ciò significa che ogni amministrazione regionale potrà decidere se abolire, aumentare o diminuire i costi. La sentenza n. 122/2019 voluta da Antonini ha definito il ruolo chiave delle amministrazioni in merito al pagamento del bollo. Per il momento regna l’incertezza più assoluta. Vedremo presto come andrà a finire.