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In un mondo sempre più tecnologico il riguardo verso la salute umana sta assumendo un aspetto importante e che non deve essere sottovalutato. Nel corso del tempo gli utenti hanno iniziato a capire che i dispositivi come gli smartphone possono essere buoni compagni, ma devono essere utilizzati sempre con discrezione. A far preoccupare maggiormente l’utenza sono le nuove tecnologie e anche le radiazioni emesse proprio dagli smartphone.

Nonostante la scienza abbia comunque assicurato che non vi sono problemi imminenti, la circolazione di eventuali fake news manda sempre tutti in confusione, facendo nascere dubbi privi di ragione d’esistere.

Radiazioni degli smartphone e pericoli del 5G: cosa c’è di vero?

Parlando per prima del 5G, i dubbi riguardanti il nuovo standard per le connessioni mobili sono stati molti nel corso dei mesi. Sì è subito iniziato a parlare di rischi legati alle basse frequenze, ma anche in questo caso le ricerche scientifiche hanno subito placato gli animi e assicurato che a breve termine nessun danno è stato rivelato nei soggetti esposti a questa nuova tecnologia. Ovviamente sul lungo termine non vi sono dei dati certi, ma vorremmo ricordare ai nostri lettori che anche prima dell’arrivo del 4G i dubbi erano molti eppure quest’ultimo è diventato lo standard predefinito da tutti gli operatori e utilizzato in tutto il mondo.

Passando poi agli smartphone e alle radiazioni emesse da quest’ultimi, il discorso è totalmente diverso. Il tutto sembra essere peggiorato quando Statista e Forbes hanno pubblicato una classifica degli smartphone più pericolosi in circolo. Ovviamente quest’ultima riporta dati veritieri, ma al fine di comprendere la lista stilata è necessario comprendere altresì cosa sono i valori SAR.

Il tasso di assorbimento specifico (SAR) altro non indica che il grado di assorbire ti dell’energia del corpo umano. Attraverso appositi test è stato stabilito, attraverso normative specifiche, che al di sotto dei 2 watt per chilogrammo gli smartphone sono sicuri per la salute umana. La classifica, quindi, riporta gli smartphone con i valori più alti, ma questi sono sempre a norma. Concludiamo, infine, lasciando la classifica tanto parlata qui di seguito e asserendo che in ogni caso, le radiazioni emesse dagli smartphone sono di tipo non ionizzante e non possono provocare mutazioni genetiche.

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