In Spagna nasce un caso di ritrovamento preistorico che già fa parlare di una nuova Stonehenge, vista la disposizione in cerchio di alcuni monoliti rimasti nascosti sotto le acque del bacino idrico spagnolo di Valdecañas. Ci sono voluti ben 4.000 anni prima che questo sito archeologico venisse alla luce, grazie soprattutto ai mesi di siccità che hanno colpito la Spagna.
Sebbene gli esperti giù sapessero dell’esistenza del sito, la discussione in seno alla politica spagnola è se portare via le pietre e no. Il cerchio, composto da 150 pezzi, è stato costruito durante l’età del rame o del bronzo sulle rive del fiume Tago ma, a differenza di Stonehenge, la struttura potrebbe essere stata una tomba o un rifugio.
Il ritrovamento di simboli antichi e ancora incerti, come forme umane e serpente scolpiti all’ingresso, suggeriscono che il posto possa essere stato usato come luogo di culto
. Come dichiara Angel Castaño, presidente dell’Associazione culturale Roots of Peraleda:”avevo visto parti di esso spuntare dall’acqua prima, ma questa è la prima volta che l’ho visto per intero. È spettacolare perché ora si può apprezzare l’intero complesso per la prima volta da decenni. Le pietre, che sono di granito e quindi porose, stanno già mostrando segni di erosione e screpolature, quindi se non agiamo ora potrebbe essere troppo tardi”Un’affermazione che contrasta con chi ritiene lecita l’opportunità di far diventare le pietre un’attrazione turistica, e chi crede che lo spostamento del sito potrebbe distruggere le pietre che lo compongono. Sicuramente una grande scoperta quella fatta in Spagna, resta da vedere quale sarà il destino del cerchio, ma saremo pronti a raccontarvi tutto!