Il rapporto mondiale sul traffico aereo edito per la prima volta da Airports Council International, associazione commerciale degli aeroporti del mondo, rivela che nel 2018 il traffico passeggeri in aereo ha avuto una crescita del 6% sull’anno precedente pari a 8,8 miliardi di persone.
Sebbene gli autori del rapporto sono ben felici di questa crescita, per il pianeta questa mobilità esasperata sarà motivo di preoccupazione, visto che il Governo è molto attento alle accise del diesel e promuovere una mobilità green. Se però i produttori di aerei non lavoreranno nella direzione giusta, la riduzione dei livelli di emissioni di CO2 per passeggero diminuirà nel tempo.
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A tal proposito l‘Air Transport Action Group, esperti del settore dell’aviazione che ha a cuore lo sviluppo sostenibile, sostiene che il settore produrrebbe oggi il 2% circa delle emissioni di CO2 totali nel mondo. Nel comparto trasporti la percentuale sale a un 13%, mentre le auto di tutto il mondo inciderebbero per il 72% sul totale delle emissioni del comparto.
Quindi, scegliere l’aereo più ecologico per muoversi ci è praticamente impossibile, visto che produce 285 grammi di CO2 per ogni passeggero per ogni chilometro percorso. In più, la Commissione Europea ha stilato una classifica delle più grandi aziende inquinanti del continente, laddove se nove sono centrali a carbone, la decima piazza è occupata da una compagnia aerea con 9,9 mega tonnellate di CO2.
Altri studi sono fioccati nel tempo, e possiamo comunque dire che EasyJet sarebbe la compagnia che produce il minore impatto in termini di CO2 emessa, rientrando nelle linee guida ICAO per migliorare il consumo di carburante. La maglia nera della compagnia con 172 grammi di CO2 per persona a chilometro è la Korean Air.