Nel corso delle ultime settimane molto spesso abbiamo parlato del disastro aereo che ha coinvolto il Boeing 737, uno degli aeromobili di punta dell’azienda americana più famosa al mondo. Dopo tantissime fake news e notizie tutt’altro che veritiere, finalmente sono state rese pubbliche le vere cause dell’incidente.
Ogni aereo è dotato di un sistema anti-stallo, ovvero una serie di sensori atti ad evitare che questi, in fase di decollo o atterraggio si trovi in una situazione di stallo. Il MCAS (è il suo acronimo), nel caso del Boeing 737 in esame, è entrato in funzione quando in realtà non avrebbe dovuto; mentre il velivolo si trovata ad una certe altezza, infatti, i sensori sulla parte anteriore si sono avviati spingendo il muso verso il basso e la conseguente picchiata. Nulla ha potuto il pilota, anche tirando la barra con tutte le sue forze non è riuscito a recuperare la quota perduta.
Il malfunzionamento purtroppo può essere sempre dietro l’angolo, nonostante decine e centinaia di controlli, ciò che preoccupa più che altro è la decisione di Boeing di disattivare il sistema che segnala il malfunzionamento del MCAS, avvenuta mesi prima dell’incidente aereo.
Boeing 737: le cause del disastro sono finalmente note
L’azienda ha subito un duro contraccolpo, l’affidabilità è venuta a mancare, i finanziatori hanno provato a “tirarsi indietro”; il CEO è stato costretto ad un doppio lavoro per mantenere salda la propria realtà, ricordando e sottolineando quanto il Boeing 737 sia uno degli aeromobili più sicuri al mondo e come una goccia di pioggia in un oceano non possa scatenare un maremoto.