Il comparto delle auto elettriche è di nuovo al centro delle polemiche per un incendio occorso a 5 vetture Tesla lungo l’autostrada Interstate 80 in Nevada. Le auto erano caricate su un autotreno a doppio rimorchio, quando l’incendio ha distrutto l’intera parte posteriore e tutto il carico di cinque Tesla e una Subaru.
Il racconto dell’autista è stato determinante per capire una dinamica ancora tutta da confermare: accortosi del fuoco sul rimorchio posteriore ha fermato il convoglio e ha staccato in fretta e furia la parte avvolta dalle fiamme. Salve le auto caricate sul rimorchio anteriore, le cinque Tesla e la Subaru son finite in cenere, mentre l’autostrada è rimasta chiusa per dare tempo a polizia e pompieri di arginare il disastro.
Auto elettriche: incidente in USA manda a fuoco 5 Tesla
Tesla ha negato fermamente che l’incendio sia stato causato dalle sue vetture, lasciando alla stampa questo commento netto:”la causa dell’incendio è nel semirimorchio, non nei nostri veicoli“. Nel frattempo, le autorità del Nevada intervenute sul luogo dell’incidente non hanno ancora rilasciato alcuna ipotesi sulla causa del disastro.
Purtroppo, se una Tesla prende fuoco fa molta notizia di per sé, ma gli incendi a queste vetture bisogna dire che sono stati diversi in questi mesi. È successo ad aprile in Cina, quando una Model S ha preso ha preso fuoco senza motivo mentre era parcheggiata in un garage sotterraneo. L’indagine condotta dalla stessa Tesla rivelò che il fuoco era stato causato da un modulo della batteria difettoso.
Poi ci sono stati casi in cui si è provato a incolpare in ogni modo le auto elettriche della nota azienda americana, come accadde a un proprietario di una Tesla andata a fuoco “da sola” che si scoprì aveva sparato al pacco batterie.
Non sono mancati tuttavia dei correttivi da parte dell’azienda alle sue auto, visti i vari aggiornamenti software rilasciati per migliorare la carica della batteria e la gestione dei picchi termici nelle Model S e Model X.