Nella continua lotta per la supremazia nelle vendite, le cause automobilistiche incorrono spesso in errori in grado di pregiudicarne la fama e mettere anche in pericolo i propri clienti. Questa volta è toccato a Ford, a pochi mesi di distanza da Renault, finita nel polverone legato alla rottura dei propri motori.
La situazione del produttore americano sembrerebbe più complicata del previsto, visto il richiamo predisposto per circa 322.000 auto. I modelli Galaxy, Mondeo e S-Max prodotti dal 2014 al 2019 presenterebbero infatti un grave problema alla batteria, in grado di mettere in serio pericolo gli automobilisti.
L’acido contenuto nelle stesse rischia infatti di fuoriuscire, rappresentando quindi un innesco per incendi o esplosioni. Le due nazioni colpite maggiormente dalla problematica sono Germania ed Inghilterra. Nel primo caso le vetture a marchio Ford marcianti sono più di 101.000, mentre nel paese anglosassone sarebbero circa 56.000.
Pochi mesi fa un altro grande produttore si è trovato sotto ai riflettori per presunti problemi con i propri motori, Renault. Nell’allarme lanciato dal mensile QueChoisir infatti venivano menzionate una lista di autovetture equipaggiate con il motore H5FT, spesso soggetto a rottura.
Alla base della problematica, mai riconosciuta dall’azienda francese, ci sarebbe un anomalo consumo d’olio. Molti clienti che avevano acquistato i modelli: Clio, Megan e Scenic fino al 2018 si sono infatti trovati in panne e spesso costretti all’esborso di ingenti quantità di denaro per la riparazione.
Il difetto si è ovviamente espanso a tutte le aziende dotate del medesimo propulsore, andando a far notevolmente salire il numero dei veicoli coinvolti. Anche Mercedes, Nissan e Dacia si sono quindi trovati alle prese con clienti inferociti da aiutare.