Il Pianeta X, altrimenti conosciuto come Pianeta 9, orbita al confine con il Sistema Solare influenzando in maniera marcata l’orbita degli oggetti transnettuniani ghiacciati che si localizzano nella Fascia di Kuiper. L’Agenzia Aerospaziale americana non ha ancora scoperto il micro sistema che, secondo gli scienziati, descrive orbite anomale indotte da una componente astrale misteriosa ora intravista in nuove immagini di repertorio. Ecco cosa è stato scoperto nei meandri più oscuri del nostro Universo.
Pianeta 9: studio dello spazio al limite del Sistema Solare, la scoperta è agghiacciante
Secondo le opinioni di James Unwin, del Dipartimento di Fisica dell’Università dell’Illinois di Chicago (Stati Uniti), e del professor Jakub Scholtz, dell’Istituto per la Fisica Particellare dell’Università di Durham (Regno Unito), le orbite di questo oggetto spaziale sono dovute ad un buco nero primordiale. Un oggetto solo teorizzato ma che risalirebbe all’epoca del Big Bang. Dovuto ad addensamento di materia proveniente da una stella deve il suo strano comportamento ad una fonte gravitazionale che circonda la sua area. A tale conclusione si è giunti dopo lo studio che ha analizzato la luce del Sistema Solare e le orbite di sei oggetti transnettuniani.
La tesi iniziale del 2006 aveva previsto l’azione di un pianeta enorme con massa dieci volte superiore alla terra e distante venti volte la posizione di Nettuno. Le immagini aggiornate, invece, descrivono ben altro. Pare si possa trattare di un piccolo buco nero delle dimensioni di un pallone da calcio e con una massa pari a dieci volte quella della Terra. Tale conformazione, secondo la NASA, sarebbe attorniata da una grande aura di materia oscura. I dettagli della ricerca non stati appena pubblicati online sull’archivio arXiv e si correlano degli scatti inediti che inquadrano la spaventosa formazione stellare.