Negli Stati Uniti, il procuratore generale ha chiesto formalmente che WhatsApp e Facebook forniscano una porta di accesso discreta per controllare i flussi di comunicazione. La notizia è stata battuta dal New York Times e sembra che il procuratore William P. Barr stia mettendo pressione ai suoi colleghi di Regno Unito e Australia affinché chiedano la stessa cosa a Mark Zuckerberg.
Tra le pieghe delle dichiarazioni di Barr si evince un attacco ai sistemi di crittografia:“le aziende non dovrebbero progettare deliberatamente i loro sistemi in modo da impedire qualsiasi forma di accesso ai contenuti anche per prevenire o indagare sui reati più gravi.” D’altronde le comunicazioni cifrate non permettono un controllo preventivo su terrorismo, la criminalità organizzata e pornografia minorile.
Secondo le tesi portate a favore delle backdoor, non si può chiedere che la crittografia sia annullata ma è necessario che la legge possa entrare per esigenze di indagine. Il bello di questa faccenda indigesta per Zuckerberg è che gli inquirenti non vogliono neanche che si parli di porta di servizio
, ma la loro richiesta è totalmente in contrasto con i percorsi di garanzia nei confronti degli utenti finali.La risposta di Facebook non ha tardato ad arrivare e, per bocca del portavoce Andy Stone, l’azienda non intende cedere il diritto alla privacy delle persone:“la crittografia end-to-end protegge già i messaggi di oltre un miliardo di persone ogni giorno. Siamo fortemente contrari ai tentativi del governo di costruire backdoor perché minerebbero la privacy e la sicurezza delle persone ovunque”.
In un mondo di comunicazioni è ovvio che avere accesso ai dati di circa 1,5 miliardi di utenti nel mondo WhatsApp è un’occasione ghiotta, ma ci sono dubbi sul reale rischio che comporterebbe. Intanto, il procuratore Barr ha raggiunto un accordo con la segretaria di Stato inglese Priti Patel per operare in trasparenza nelle indagini informatiche. Entrambi i paesi potranno quindi attingere dalle società tecnologiche dati di ogni tipo in relazione a terrorismo, abusi sessuali su minori e altri crimini senza barriere di carattere territoriale.