Ci sono luoghi della nostra Terra ancora del tutto inesplorati, che preservano un certo fascino proprio perché non contaminati dal sopravvento dell’uomo sulla Natura. Per questo si mantengono ancora suggestivi e integri, mantenendo quelle caratteristiche selvagge e indomabili che li rendono unici.
D’altra parte, l’istinto dell’uomo alla loro conoscenza è più forte di qualunque altro stimolo, il che induce gli esploratori a raggiungere questi luoghi con l’intento di carpirne i segreti, cercando però di non alterare la loro purezza.
È ciò che è accaduto quando alcuni esploratori hanno scoperto una grotta nascosta, finora inesplorata, nei pressi dell’isola di Galindez, in Antartide. Da tempo si era a conoscenza di una cavità naturale inesplorata presso quelle coordinate, però non si era ancora trovata possibilità d’accesso, almeno fino a qualche settimana fa.
Inizialmente l’accesso a questo luogo era interdetto per via della coincidenza con un ghiacciaio. A seguito di alcuni moti di spostamento delle placche di ghiaccio, si è anche consentita la scoperta di una nuova apertura che ha rivelato la presenza di uno spettacolo mozzafiato.
Il merito della spedizione esplorativa va ad un gruppo di esploratori polari ucraini facenti capo alla base di ricerca accademica di Vernadsky.
Si è scoperta una grotta di dimensioni colossali, avente una lunghezza totale di 200 metri. La camera gigante, a cui si arriva dopo aver superato tre livelli diversi, risulta alta ben 12 metri, nonché fiumi e laghi creatisi nel tempo.
Come se non bastasse, in un blocco di ghiaccio è stata ritrovata una piuma d’uccello. Non è ben chiaro se possa appartenere ad un pinguino, ma ulteriori analisi potranno definirne meglio la datazione.