Nell’attesa di toccare con mano le modifiche, o correzioni, applicate dalla compagnia, in questo periodo sono state svelate le cause degli incidenti aerei dell’anno scorso. Secondo quanto trapelato tutto è ruotato attorno al cosiddetto sistema anti-stallo, un insieme di sensori che dovrebbero entrare in funzione nelle fasi di decollo/atterraggio, proprio per evitare lo stallo; un malfunzionamento software avrebbe attivato i sensori anteriori mentre l’aereo era in volo, causando di conseguenza una vera e propria picchiata senza possibilità di recupero neanche per il pilota più esperto.
A Boeing ovviamente è stata registrata una responsabilità oggettiva, anche come conseguenza della decisione di disattivare la spia che avrebbe segnalato il malfunzionamento del sistema anti-stallo. Per espiare le proprie colpe l’azienda ha stanziato un fondo per risarcire le 346 famiglie delle vittime, corrisponderà difatti 144’500 dollari a ciascuno.
Il futuro del Boeing 737 Max resta comunque incerto, se Ryanair ha deciso di tornare ad utilizzarle, altre realtà come la SilkAir ha letteralmente messo da parte i sei velivoli di proprietà in attesa di nuovi sviluppi. La FAA ha annunciato che spetterà agli Stati la decisione di tornare a farli volare nei propri cieli.
Nel frattempo, nel corso dei test di pressurizzazione del nuovo Boeing 777X di fronte agli addetti FAA e agli ispettori dell’Agenzia federale, vi sarebbero stati nuovi problemi che avrebbero portato alla sospensione delle prove.