L’estate è ormai trascorsa e tra vacanze e giornate di calore inteso, le ore degli italiani sono state occupate anche da ben più che mare e lettino per prendere il sole: le fake news. Il passare dei mesi più piacevoli per molti italiani, infatti, ha visto l’intensa diffusione di notizie riguardanti la fine del mondo e svariate versioni di apocalisse pronte a terminare l’esistenza umana. Sebbene siano sempre molte le informazioni a disposizione per auto smentire tale premonizioni, in un modo o nell’altro questa cospirazioni si infilano nella testa degli utenti passando da persona a persona per poi da social a social. Tra le più rilevanti, senza ombra di dubbio, figurano quelle con protagonisti gli antichi Maya e il Profeta Ezechiele.
La fine del mondo è stata più volte prevista secondo modalità diverse. Le due profezie che andremo ad esaminare tra pochi minuti, però, condividono le modalità secondo cui la razza umana sarebbe dovuta essere estinguersi.
Concentrandoci per un primo momento sulle profezie degli antichi Maya, questi avevano previsto che entro il mese di luglio diverse catastrofi naturali avrebbero portato l’apocalisse sulla Terra conducendo l’esistenza umana in una situazione di pericolo. a sostegno di tale tesi si era diffusa una convinzione proveniente dal Giappone in merito alla veridicità di tali previsioni ed il tutto a causa di una coincidenza con il ritrovamento di alcuni pesci Remo morti sulle spiagge del Sol Levante.
Per quel che concerne la profezia, invece, dettata dal profeta Ezechiele, quest’ultima riguardava sempre l’arrivo dell’apocalisse attraverso delle catastrofi naturali, ma la base di questa teoria ha trovato le sue fondamenta in uno scatto ritraente dei pesci sguazzanti nel Mar morto. Secondo molti, infatti, quest’ultimo particolare sarebbe potuto essere l’innesco di tutta la profezia contenuta negli antichi libri santi.