Chernobyl: i droni scoprono alcune novità agghiaccianti sul territorio

Il mondo intero è a conoscenza del grande disastro che oltre 30 anni fa ha colpito l’Ucraina a Chernobyl. Proprio da quel giorno la situazione in Europa e nel mondo è cambiata, dato che tutti, quando si parla di nucleare, sono intrepidazione continua.

Da quel momento infatti la cittadina è divenuta un agglomerato fantasma, con tra l’altro grandi radiazioni presenti sul territorio che è mutato di conseguenza. Quello che successe nel reattore numero 4 della centrale nucleare dopo alcuni controlli in cui furono infranti i protocolli di sicurezza, con la reazione che avvenne tra idrogeno e grafite che comporto dunque l’esplosione, ha lasciato il segno sull’intera popolazione. Attualmente alcuni studi sono ancora in atto, è proprio ultimamente mediante l’utilizzo di alcuni droni specializzati per il controllo dell’area circostante, sarebbero venute a galla alcune novità pazzesche.

 

Chernobyl, i droni che studiano la zona hanno scoperto delle novità impressionanti in merito alla alto grado di radioattività presente

La curiosità spesso assale moltissime persone che vorrebbero sapere com’è l’atmosfera intorno a Chernobyl, ormai divenuta una città fantasma. Il paese non è mai tornato alla vita dopo i fatti di 33 anni fa e proprio per questo l’università di Bristol è riuscita ad ottenere l’autorizzazione per effettuare alcuni controlli con droni specializzati.

Questi hanno scandagliato la zona per giorni riuscendo a tirare fuori rilevi molto importanti. Ultimamente, dopo il termine delle ricerche, i droni hanno rilevato la presenza ancora pericolosissima nell’aria delle radiazioni. A quanto pare poi, il picco massimo andrebbe a manifestarsi nella zona in cui si estende la Foresta Rossa. 

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