Il mondo a distanza di 33 anni dal terribile incidente che è avvenuto a Chernobyl, è ancora traumatizzato e spaventato per l’accaduto. Da quel 26 Aprile di oltre 3 decadi fa infatti, la situazione in Europa (e non solo) è decisamente cambiata, e la paura per l’energia nucleare è aumentata a dismisura.
La cittadina di Chernobyl da allora è diventata “un luogo fantasma” con un gran numero di radiazioni presenti sul territorio aumentato a dismisura. L’incidente avvenuto al reattore 4 della centrale ha dell’incredibile. Per via di alcune regole per la sicurezza infrante e per la reazione chimica avvenuta tra la grafite delle barre anti-contenimento e l’idrogeno, è avvenuto il terribile incidente che tutti conoscono.
Vi sono numerosi studi in atti per capir quali conseguenze ha lasciato sulla popolazione e sul territorio, e adesso un nuovo studio effettuato dall’Università di Bristol insieme alle autorità locali ha scoperto nuovi retroscena agghiaccianti.
Chernobyl: lo studio sul territorio ad opera dei droni
Il team di scienziati ha effettuato gli studi sulla zona mediante l’uso di droni specializzati ad hoc con degli spettometri montati sopra. La città e la zona limitrofa è una landa desolata e radioattiva. L’equipe scandagliando la zona per un totale di 15 km è riuscita a rilevare particolari assurdi.
L’area dove sorge la vecchia centrale nucleare dismessa sarebbe praticamente inavvicinabile a causa dell’aria radioattiva. Dopo le ultime ricerche, i droni hanno scoperto nell’aria un’altissima presenza di radiazioni, il cui picco massimo si sarebbe raggiunto nella zona della Foresta Rossa. Moltissime persone patiscono, ancora oggi, i danni di quel disastro con malattie della pelle molto gravi.