Microsoft sta seguendo l’esempio di Apple e Google con il lancio dei limiti di tempo per app e per giochi. La società consente già ai genitori di limitare i tempi di visualizzazione su Windows 10, Xbox One e Android tramite Microsoft Launcher. Tuttavia, non aveva ancora permesso ai genitori di limitare il tempo che un bambino avrebbe trascorso in una specifica app o gioco, come fanno i suoi concorrenti.
Invece, i suoi controlli esistenti hanno permesso ai genitori di distribuire solo un determinato numero di ore di tempo sullo schermo. I genitori potrebbero scegliere di lasciare il tempo ai bambini di gestirlo o limitarlo a livello di dispositivo. Ad esempio concedendo solo un’ora di tempo Xbox ma consentendo più tempo sullo schermo sul PC, ad esempio.
Microsoft: le limitazioni di tempo alle app e le controversie su Fortnite
Tuttavia, l’attuale tendenza nella gestione del tempo dello schermo non è quella di considerare tutto il tempo dello schermo come improduttivo e malsano. Invece, si tratta di configurare i limiti delle app e dei giochi più avvincenti che consumano quantità crescenti di tempo dei bambini, consentendo allo stesso tempo agli strumenti educativi di avere meno limiti.
Per i bambini e gli adolescenti più grandi, le app di social media come TikTok o Instagram potrebbero essere il colpevole, mentre i bambini più piccoli potrebbero semplicemente passare troppo tempo a usare videogiochi come Roblox e Fortnite. I problemi su questo fronte sono diventati piuttosto gravi. I giochi per cellulari sono sotto tiro per l’utilizzo di tattiche di gioco come i bottini per coinvolgere i bambini. E Fortnite è ora oggetto di una causa legale che afferma che, in parte, la natura avvincente del gioco è dovuta al suo uso di meccanismi simili a slot machine e sistemi di ricompensa variabili, che manipolano il cervello dei bambini.
Senza essere in grado di limitare direttamente queste app, i bambini potrebbero finire per usare tutto il loro tempo sullo schermo assegnato solo sull’unica app o gioco di cui sono ossessionati al momento.
Apple aveva già consentito i limiti di tempo per app con il lancio dei controlli del tempo dello schermo in iOS 12. E Google ha recentemente aggiornato il proprio software Family Link, ora preinstallato su nuovi dispositivi Android, per includere una funzionalità simile.
Con il nuovo aggiornamento, anche Microsoft è a bordo.