Le batterie a idrogeno e quelle al grafene sono due tecnologie che secondo gli esperti rivoluzioneranno molti settori industriali e la stessa telefonia mobile. Sebbene le prime sono già in commercio, non sono ancora pronte delle versioni a prezzi accessibili per gli smartphone. Ma una start up inglese chiamata Intelligent Energy ha prodotto delle batterie a idrogeno proprio su misura dei nostri device, tali che avrebbero garantita una carica di una settimana.
Il combustibile interno è capace di generare energia a partire proprio dall’idrogeno, reso per l’occasione in polvere, e potrà essere ricaricato tramite l’entrata jack audio da 3,5 mm per gli auricolari. Questa sorta di cartucce hanno una durata minima di una settimana e le scorie prodotte si riducono a del comunissimo vapore acqueo. Dovendo liberarsi di questa umidità, i primi prototipi di smartphone a idrogeno sono provvisti di una intelligente griglia di ventilazione sulla back cover
di modo che il vapore acqueo esca liberamente.
Parlando sempre di tecnologie che rivoluzioneranno il mercato degli smartphone, il grafene offre una super conducibilità elettrica che migliorerebbe significativamente la velocità di ricarica delle batterie con minori problemi di usura. Anche qui aumenterebbe di molto la durata e, come l’idrogeno, è un materiale non inquinante che non è raro come il Litio. In più, le batterie Li-Ion sono soggette a un degrado molto veloce in circa 18 mesi.
Il grafene insieme all’idrogeno sono dei materiali che sicuramente cambieranno le nostre vite e i dispositivi che usiamo nel prossimo futuro. Sebbene sono ancora poco usati e costosi, tali materiali permetteranno di creare batterie che difficilmente si logoreranno con l’uso e non saranno dannose per l’ambiente.