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Grafene: addio buche sulle strade, ecco il nuovo asfalto indistruttibile

 

Una nuova applicazione del grafene all’industria ha prodotto un super asfalto in grado di aumentare la durata del manto stradale quasi il triplo degli attuali standard a fronte di un incremento dei costi compreso tra il 10 e il 15 per cento. È questo il risultato di un brevetto depositato dalla società italiana Iterchimica, la quale ha già posato su strada la miscela di bitume con il grafene detta Gipave sulla strada provinciale 35 Milano-Meda.

La sperimentazione avviata in collaborazione con il comune di Milano aiuterà l’azienda a portare a termine tutti i test sul campo necessari a Gipave per diventare un prodotto commercializzabile a partire dal 2020. Brevetti alla mano, anche il processo produttivo è stato coperto da diritto d’autore e Iterchimica conta di sfruttare al massimo la vendita del suo super asfalto per decuplicare il bando di 6 milioni di euro vinto in Regione Lombardia.

 

Grafene: addio buche sulle strade, ecco il nuovo asfalto indistruttibile

Nell’impresa di Iterchimica hanno partecipato vari enti di ricerca e sviluppo afferente l’Università di Milano Bicocca e una società comasca di nome Directa Plus

specializzata nella produzione e fornitura di prodotti a base di grafene. Come spiega Federica Giannattasio, amministratore delegato di Iterchimica:”per ottenere la miscela abbiamo lavorato anni in laboratorio partendo dall’intuizione di utilizzare il grafene. La sfida è stata trovare la giusta dose, quella che fosse in grado di dare le caratteristiche di resilienza volute senza fare però lievitare eccessivamente i costi di produzione”.

Una sfida che è stata vinta grazie anche all’ingrediente della plastica dura riciclata, e Giannattasio spiega:”si tratta di plastica dura per intenderci quella dei vecchi giocattoli, che solitamente non viene raccolta perché non vi sono processi industriali che la sfruttano per il riciclo. Per la nostra mescola si è rivelata un componente fondamentale, tanto che con G.Eco abbiamo iniziato a raccoglierla, per ora nelle piattaforme ecologiche della provincia di Bergamo“.

Il programma di test sulla Milano-Meda è stato benedetto anche da Arianna Censi, vicesindaca della Città metropolitana di Milano, la quale intende aggiungere il Gipave nei prossimi capitolati d’appalto relativi ai manti stradali.

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Pubblicato da
Flavio Mezzanotte