L’utilizzo di uno smartphone alla guida o di qualsiasi altra che distoglie lo sguardo dalla carreggiata è una pratica sbagliata e decisamente incosciente. Non soltanto è illegale ma è un comportamento che mette a repentaglio la propria vita e quella altrui.
Dalle indagini e dagli studi condotti, è emerso che gli incidenti causati dall’utilizzo di un device al volante sono in cima alle classifiche di tutto il mondo. Sembra una cosa così sciocca e alquanto irrisoria, ma questa pratica può costare multe salatissime, pene sempre più severe e purtroppo, come accade in molti casi, può portare a gravi disastri e incidenti anche mortali. Sembra che finalmente però le cose stiano per cambiare: di fatto stanno per essere approvate pene sempre più pesanti per i trasgressori.
Il fulcro del problema è arrivato con l’avvento dei Social. Basta girare la testa anche mentre si è fermi ad un semaforo per osservare che almeno una persona su tre sta con il telefono in mano per fare una nota vocale, postare una Stories sullo stato del traffico, scorrere il feed di Instagram o Facebook oppure ancora per chattare. Come facilmente intuibile, sono tutti comportamenti che si è soliti effettuare mentre si è fermi in un punto. Mentre si è al volante, i telefoni costituiscono una fonte di distrazione enorme per gli automobilisti.
La nuova manovra del governo punterà a sanzioni molto più dure, numerosi controlli, multe ancora più cospicue con perdita dei punti con sospensione sulla patente (in certi contesti). La proposta di Santo Puccia, comandante della Polstrada, vede invece nel ritiro immediato della patente la soluzione migliore.
La sua idea sembra molto dura ma arrivati a questo punto, diremmo che è anche inevitabile. Bisogna agire con il pugno di ferro per eliminare l’uso dello smartphone alla guida. Favorevole a ciò si direbbe anche il Deputato della Commissione Trasporti della Camera Alessandro Morelli.
Al momento il ritiro della patente di guida è previsto soltanto in caso di recidività da parte del soggetto. Le multe partono dai 422 € fino a 1687 €, che però aumentano nel momento in cui l’automobilista viene beccato per più di una volta di fila con il device in mano.