Benché la rete di quarta generazione sia ben ottimizzata per gli operatori reali e virtuali la chiusura del 3G potrebbe segnare l’inizio di qualche problema per gli operatori impreparati. Mentre si valuta l’azione del 5G tanti utenti ragionano sul nuovo assetto tecnico del network di terza generazione. Una sua eliminazione potrebbe comportare qualche dilemma, soprattutto per i quattro milioni di utenti Iliad ed i sempre più presenti clienti di 3 Italia. Ecco cosa potrebbe succedere.
Inizialmente saranno pochi a permettersi uno smartphone 5G che sfrutti appieno le potenzialità della nuova rete Play & Think. Al momento gli MVNO garantiscono un 4G castrato in quanto a velocità di download ed upload. Kena Mobile, ad esempio, offre solo un 3G potenziato
con punte di 30 Mbps ed upload di appena 5,76 Mbps.In questo quadro incerto spunta soprattutto Iliad, che al lordo degli accordi commerciali con Wind, non vanta ancora una rete proprietaria capillare a livello nazionale. Mancano le antenne e in parte la rete si avvantaggia dell’afflusso delle infrastrutture 3G.
3 Italia, allo stesso tempo, è riluttante nel concedere il 4G gratis ai suoi utenti. Dopo un iniziale periodo promozionale si fa pagare 1 euro in più al mese per l’alta velocità con una rete che solo ultimamente ha garantito un salto di qualità con il vero 4.5G.
Pur non potendo parlare di certezze, è chiaro che un ipotetico switch-off potrebbe causare non pochi problemi ad alcuni utenti ed operatori. Dal 2020 le argomentazioni potrebbero essere più delineate in luogo del 5G e dei nuovi servizi per la rete super veloce degli operatori locali. Voi come avete preso la notizia? Spazio ai commenti.