Il Boeing 737 è un aereo sicuro, nell’ultimo periodo la società americana ha più volte sottolineato come a tutti gli effetti possa tornare effettivamente in servizio senza problemi, suscitando nel contempo reazioni contrastanti. Da un lato troviamo ad esempio Ryanair pronta a rimpolpare la flotta a partire da Marzo 2020, dall’altro alcune realtà hanno deciso di accantonare temporaneamente tutti i velivoli di questo tipo.
Ad ogni modo, le cause del disastro aereo che ha coinvolto un paio di aeromobili prodotti da Boeing non sono più sconosciute. Dall’analisi della scatola nera è stato dimostrato come tutto sia da imputare al sistema anti-stallo
, comunemente definito MCAS. Questi, come si può capire dal nome stesso, è composto da un serie di sensori atti ad attivare i propulsori per bilanciare l’aeromobile principalmente nelle fasi di decollo e atterraggio (impedendo appunto lo stallo).Secondo quanto raccolto, il sistema si sarebbe attivato nel momento sbagliato (mentre l’aereo era in volo), spingendone il muso verso il basso e causandone la picchiata verso il suolo. L’impatto era inevitabile, nemmeno uno dei piloti più esperti al mondo sarebbe assolutamente stato in grado di rimediare a questa situazione.
La causa viene leggermente imputata a Boeing stessa, in quanto qualche mese prima aveva deciso di disattivare il sistema di rilevamento del malfunzionamento del MCAS, se la spia avesse funzionato correttamente, forse ora non ne staremmo parlando.