Boeing si è ritrovata al centro di un grosso scandalo legato ai numerosi problemi emersi dopo gli incidenti causati dal sistema MCAS dei suoi 737 Max. Nell’occasione l’attenzione si è spostata verso i quasi 350 passeggeri morti in volo a causa di un banale errore software. L’epilogo di questo giallo pare si stia per risolvere con il rientro della flotta di aerei ora aggiornati. Sono state indicati i tempi della rimessa in servizio. Ecco le ultime novità.
Boeing torna a volare: passata la paura degli incidenti con i nuovi aerei certificati
Le agenzie FAA ed EASA lavorano a stretto contatto con Boeing allo scopo di risolvere le problematiche legate agli incidenti del velivolo 737 Max. Si richiede una nuova certificazione che attesi il permesso di volo per quelli che saranno i nuovi velivoli da adottare anche per Ryanair in sostituzione dei 720.
Fonti interne alle agenzie parlano di un possibile rimpatrio a novembre dopo interventi mirati di ottimizzazione e restart dei sistemi anti-stallo dei velivoli. Le modifiche e gli aggiornamenti pare siano stati catalogati in un prolisso plico con tiratura da ben 500 pagine ora in fase di revisione da parte dell’agenzia americana. In particolar modo ci si focalizza sugli automatismi dei nuovi sensori posti sul bordo dell’ala.
Dal punto di vista puramente legale, intanto, la compagnia affronta la causa contro le altre società aeree. Di recente anche Southwest Airlines ha deciso di rivalersi contro il colosso made in USA. Quest’ultimo, difatti, aveva promesso tempistiche ben definite per il rilascio delle certificazioni. Tempi che non sono stati rispettati.