bollo-auto Il condono fiscale per le cartelle del bollo non pagato è stato raggiunto con la pace fiscale voluta dal Governo Conte. Gli automobilisti che hanno evitato il pagamento non sono tenuti a versare alcuna quota all’erario per le tasse arretrate dal 2000 al 2010. Con buona pace di chi ha regolarmente versato la quota richiesta dalla Regione, la nuova manovra è stata posta in stato attivo. Online c’è spazio per critiche e dissapori ma ben presto potrebbero arrivare aumenti per tutti dopo un aggiornamento della situazione. Ecco cosa sta per succedere.

 

Bollo auto non pagato: utenti graziati ma ancora per poco, ecco le novità in arrivo per tutti

Lo stallo della situazione bollo auto potrebbe smuoversi dopo un susseguirsi di interventi mirati che giungeranno a margine della recente crisi di governo. In merito alla tassa più odiata si è detto che le amministrazioni regionali potranno decidere i nuovi importi in autonomia. Ciò vuol dire che se da un lato potrebbe essere possibile avere l’esenzione, dall’altro potrebbero verificarsi degli aumenti di canone. Potremmo assistere ad un pareggio di bilancio con una chiara disparità tra chi non paga e chi, invece, ammortizza le entrate dello Stato a proprie spese con la maggiorazione dei costi.

Negli ultimi cinque anni, difatti, le stime indicano un’entrata netta di 7 miliardi di euro a fronte delle nuove immatricolazioni avvenute nel periodo 2013 – 2018. Chiaramente le istituzioni non rinunceranno ad un guadagno simile. Si passa dalle considerazioni sulla totale abolizione ad un decreto che mantenga guadagni simili a spese dei concittadini.

Per ora sono solo indiscrezioni ma una potenziale applicabilità della normativa potrebbe generare un vero e proprio putiferio mediatico tra chi, giustamente, potrebbe ritrovarsi a pagare l’eccesso richiesto. Forniremo ulteriori aggiornamenti in vista di una decisione definitiva.

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