Un processo che sembra routine è quello della ricarica per la batteria del nostro dispositivo. Alcuni modelli prevedono soluzioni da 5.000 mAh ora o anche più e contano sul sistema per la ricarica rapida che arriva addirittura a 20 W di potenza istantanea assorbita. Le cariche si muovono velocemente all’interno delle celle e sono suscettibili all’alta temperatura.
La natura chimica degli elementi che formano la batteria prevede un isolante posto tra gli elettrodi positivo e negativo delle celle. Questo funge da ponte contro i corto circuiti
ed attiva un meccanismo di protezione interno previsto dal costruttore. Se l’energia (amplificata dal calore) è troppo elevata il circuito di sicurezza va in tilt riversando le cariche le une sulle altre causando un incendio dovuto al surriscaldamento.Di notte è il momento peggiore in quanto la temperatura potrebbe essere influenzata da ricariche in prossimità di fonti di calore o aree poco areate (come coperte e cuscini) che ostacolano il riflusso di aria verso le componenti integrate. Il comportamento è pericoloso ed incontrollabile in quanto nelle ore notturne non possiamo avere il totale controllo dei sistemi. Un recente incidente che è costato la vita ad una ragazza ne è la prova tangibile. Consigliamo sempre di ricaricare di giorno e mai oltre i limiti consigliati dagli esperti (20 – 80%).