Di recente la scienza che conosciamo è stata arricchita da un nuovo strumento chiamato teletrasporto quantico e basato su tre dimensioni anziché due. Un’invenzione futuristica che quindi potrebbe aprire un’importante strada verso la costruzione di nuove connessioni quantistiche.
Tutto il sistema si baserà sui Qubit, dei quanti che si dividono nelle tre dimensioni. La differenza tra i bit e i Qubit sta nel fatto che questi ultimi permettono di assumere contemporaneamente entrambi i valori 0 e 1. Sulla base di tutto ciò, quindi, alcuni importanti ricercatori Austriaci e Cinesi sono a lavoro su dei fotoni capaci assumere contemporaneamente gli stati 0 e 1 e che hanno la possibilità di essere teletrasportati secondo l’entanglement mostrato da Einstein.
Ciò implica che, se consideriamo il fatto che un bit è compreso in un intervallo di due valori, zero e uno, aggiungendo un terzo elemento, una terza dimensione, gli stati che i Qubit possono assumere aumentano esponenzialmente. Un Qubit, infatti, potrà assumere 1,2 o 3 valori contemporaneamente.
Attraverso il nuovo teletrasporto quantico, quindi, i ricercatori hanno la possibilità di teletrasportare molteplici stati quantici a qualsiasi distanza ed in qualsiasi direzione. Gli esperimenti si sono basati sul teorema di Bell che, come descritto nella dimostrazione, “rifiuta il principio della località di una particella”. Ciò significa che se un fotone viene inviato distintamente in due diverse direzioni, attraverso all’entanglement nel momento in cui viene manipolato da una parte, le modifiche vengono propagate contemporaneamente anche dall’altra.
Le dimensioni applicate in questo esperimento sono tre ma, ipoteticamente, si può sfruttare un numero infinito di queste ultime. In un futuro, quindi, potremmo sperimentare nuove forme di connessione ad Internet Quantiche estremamente veloci.