Oggigiorno l’informazione viaggia sempre più veloce, soprattutto grazie al Web che consente la fruizione di notizie in tempo reale. Spesso però le notizie che circolano in rete non sono sempre veritiere e i divulgatori di notizie possono essere tutti: dal giornalista professionista all’utente che vuole condividere un pensiero o una news, anche fittizia (Fake News).
Spesso si cade in errori, scivoloni, anche da parte dei professionisti. L’errore umano può capitare, ma ciò che non dovrebbe esserci è la disinformazione o l’informazione incompleta. E’ inaudito che non si cerchino le fonti e non si cerchi di scavare a fondo quando si legge sul Web di una notizia che sembra fin troppo assurda anche per un bambino. Ecco quindi che le bufale e le Fake News sono sempre presenti, e vengono utilizzate da “buontemponi” per ragioni socio-politiche, per fare molte “views” sui canali di informazione e guadagnare, speculando sugli utenti ignari. Ma come si fa a riconoscere una bufala da una notizia veritiera?
Partiamo però da un distinguo importante: c’è differenza fra “bufala” e “Fake News”. Ciò che le distingue è l’intenzionalità con cui viene scritta una notizia. Partendo dalla bufala, essa è una notizia del tutto inventata per far convogliare l’utenza verso una corrente di pensiero ben precisa. Si basa sul frutto della fantasia e non trova corrispondenza con la realtà. La Fake News invece è un errore basato sulla fretta o sulla mala-informazione di un giornalista, magari anche se il professionista in question è in buona fede. A volte invece, viene utilizzata per pilotare e influenzare il lettore.
Bufale e Fake news: cosa fare per riconoscerle?
Entrambe si basano sulla mancanza di una fonte affidabile e accurata. Che sia un errore intenzionale o meno, ciò che denota una notizia vera da una fittizia è il non aver dietro l’articolo, il cosiddetto “argomento d’autorità”. Per chi non lo sapesse, è una fonte sicura e affidabile a cui l’utente può rivolgersi per controllare l’autenticità di ciò che sta leggendo.
Inoltre spesso, vengono utilizzate con un tono molto “sensazionalistico“, evidenziando ogni aspetto sia dal punto di vista grafico che da quello linguistico.