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Carta d’identità elettronica: ci sono realmente rischi per i cittadini?

Da diversi anni è iniziata la digitalizzazione del nostro sistema statale anche in Italia. I politici hanno posto il focus dell’ultimo periodo sul far diventare la Nazione un territorio Smart e pronto per il mondo del domani. Non è un caso che anche il colosso cinese Huawei stia investendo molto nello sviluppo della rete 5G con le sue infrastrutture sul nostro territorio. Molte sono state le novità che gli italiani hanno visto attuarsi ultimamente, e fra queste spicca la nuova carta d’identità elettronica, il principale documento per i cittadini.

Da diversi anni si è passati dal modello cartaceo a quello digitale. Considerando che ha un costo considerevolmente più elevato quest’ultimo rispetto al primo, molti utenti continuano a preferire il vecchio modello. Tuttavia a destare preoccupazione agli utenti è anche la presenza del chip all’interno della scheda.

Carta d’Identità Elettronica: quali sono i rischi?

Gli italiani hanno una duplice scelta: scegliere di abbracciare la crescente digitalizzazione del sistema, affidandosi anche alla CIE (carta d’identità elettronica) o continuare a restare con il modello di carta, più obsoleto e soggetto a rottura, ma decisamente più economico.

Gli amanti delle tesi sul complotto trovano pane per i loro denti con questo sistema: di fatto temono che i chip, essendo dotati dei nostri principali dati sensibili e delle impronte digitali, possano servire “agli esperti” per derubarci i nostri patrimoni e renderci vulnerabili agli attacchi degli hacker.

In realtà lo Stato garantisce che la CIE è una vera e propria sicurezza contro gli eventuali truffatori e cyber criminali e la maggiore garanzia deriva anche proprio dal fatto che essendo digitale, necessita di maggiori competenze per effettuare un’eventuale clonazione.