La piattaforma di e-commerce Amazon sta, negli ultimi anni, diventando ormai un punto di riferimento per milioni di utenti in tutto il mondo, di conseguenza il suo controllo diventa sempre più impegnativo.
Per questo motivo potrebbe diventare un punto di smercio anche per prodotti, che purtroppo non soddisfano più i requisiti iniziali, come il cibo scaduto. Scopriamo tutti i dettagli del caso.
Amazon accusata di vendere cibo scaduto
Il caso è concentrato sui prodotti alimentari che vende la piattaforma come latte in polvere per bambini, the confezionati, carne essiccata e molti altri. Secondo quanto riportato dalla Cnbc, negli Stati Uniti moltissimi rivenditori o grossisti vendono sulla piattaforma di e-commerce cibo scaduto di questo genere, purtroppo la compagnia viene a saperlo solamente dalle recensioni negative degli utenti, proprio per il “problema” del controllo citato precedentemente.
Il sistema di controllo è sicuramente al centro della discussione, quest’ultimo ormai conta circa 2.5 milioni di attività che si appoggiano al sito per la propria distribuzione e la vendita dei prodotti che molto spesso si ritrovano in magazzino da molto tempo. Nel complesso la rivendita di prodotti alimentari vale circa il 58% dei prodotti che commercializza la piattaforma, di conseguenza può essere considerato un buon business per la stessa.
Secondo le stime di Cnbc, circa il 40% dei rivenditori che operano nel settore alimentare sulla piattaforma è stato recensito negativamente da parecchi utenti e purtroppo la falla, è nei sistemi di sicurezza di Amazon. Quest’ultima è intervenuta dicendo: “abbiamo solidi processi capaci di assicurare che i nostri clienti ricevano prodotti con una durata di conservazione sufficiente. In caso di contestazioni sulla qualità dei prodotti, incoraggiamo i consumatori a contattare direttamente il servizio clienti e aiutarci a investigare e a prendere i dovuti provvedimenti“.