Da decenni sentiamo spesso parlare del contrasto tra la Fusione e la Fissione nucleare di atomi, laddove se ne conoscono le caratteristiche delle reazioni che vengono finalizzate alla creazione di energia.
Sebbene i due fenomeni avvengono per le stesse leggi fisiche e producono lo stesso risultato, la conseguenza di una rispetto all’altra varia fatalmente. Vediamo insieme quali sono le differenze tra le due reazioni.
Partendo dalla fissione nucleare, possiamo dire che la conosciamo molto bene visto che ha segnato un momento storico davvero indimenticabile per il prezzo in vite umane pagato. A livello pratico, la fissione avviene quando un nucleo pesante viene diviso in due più leggeri con una perdita di massa originale convertita in energia e altri prodotti.
Come anticipato, l’atomo scelto per l’operazione deve essere molto pesante e per questo si scelgono due isotopi specifici come l’Uranio 235 oppure il Plutonio 239 molto adatti alla produzione di ordigni bellici come quello di Hiroshima e Nagasaki, ma anche per la più recente produzione di energia nelle centrali nucleari.
Sebbene le centrali di per sé sono un esempio di energia pulita, il rischio elevato di un possibile disastro ambientale è permanente ed è argomento di discussione anche lo stoccaggio delle scorie radioattive.
La fusione nucleare è diametralmente opposta alla fissione ed è un processo che normalmente avviene in natura. Nelle stelle di ogni massa e classe succede in ogni momento che due nuclei leggeri si fondono per crearne uno più grande con una massa leggermente minore della somma prevista.
Lo scarto di massa diventa pura energia o un neutrone libero che non ha conseguenze per l’ambiente. Infatti, la fusione nucleare non emette scorie radioattive di alcun tipo ma è purtroppo difficile riprodurre ciò che avviene nelle stelle sulla Terra. Ora anche il lettore meno attento comprende che la fusione sia la fonte di energia più pulita, ma ogni esperimento per riprodurla non ha dato risultati soddisfacenti, e l’ostacolo principale per la riuscita è disporre di una temperatura molto elevata.
Per anni poi ci hanno ingolosito con la fantomatica “fusione a freddo”, ma non si è mai raggiunto un livello sperimentale tale da costruirvi un discorso serio intorno. Tuttavia, da bravi scienziati abbiamo comunque raggiunto la produzione di bombe all’idrogeno con questo principio, il cui eventuale impiego sarebbe devastante per la vita.