Partendo dal presupposto che costruttori e sviluppatori prevedono adeguati sistemi di blocco e notifica in relazione a potenziali problemi di temperatura, diciamo che il surriscaldamento della batteria non giova in nessun caso. Si passa da un rapido deterioramento delle celle al cortocircuito che scatena la deflagrazione. A fare la differenza è la nostra soglia di attenzione, minima durante la notte. Proprio in questo frangente perdiamo il controllo. Mentre dormiamo lasciando in carica il telefono per molte ore (magari vicino ad una stufa elettrica o sotto il cuscino) non possiamo sapere cosa potrebbe succedere.
Il calore elevato innesca una reazione chimica tra gli elementi che non potendo più contare sullo strato di isolante entrano in contatto generando una scintilla letale. L’aumento di temperatura è pericoloso.
Il consiglio generale è quello di ricaricare a vista evitando collegamenti notturni in combinazione all’uso di GPS, hotspot ed altre funzioni che stressano il dispositivo. Le percentuali consigliate per ricaricare sono 20 – 80%. Entro questo range la batteria si mantiene in salute e si evitano guai inutili.