Riavvolgendo il nastro del tempo, in realtà fu il mercato stesso a decretare l’accantonamento di questo motorizzazioni visto che lo stesso Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sancisce nel 2017 che l’ibrido diesel ha solo lo 0,06% della quota totale delle auto ibride private e lo 0,26% nel canale business.
Di certo la generale ostilità nei confronti dei motori a gasolio degli ultimi anni non ha aiutato progetti alternativi, e mentre numerosi paesi europei hanno messo al bando il diesel, i costruttori automotive hanno deciso di puntare ad altro.
Primo fra tutti è stato l’esempio di Toyota che ha sempre puntato sull’ibrido benzina e l’ultima Mirai addirittura punta all’idrogeno.Eppure le auto ibride diesel-elettrico furono rappresentate con successo dalla Peugeot 3008 nel 2011, mentre altri brand come Jaguar, Land Rover e Mercedes emersero nello stesso anno con dei loro modelli. Ma fu la stessa Peugeot a mettere da parte per prima l’ibrido diesel, tanto che già sulla nuova DS7 Crossback si evidenzia una motorizzazione ibrida benzina.
C’è poi da sottolineare che gli stessi motori benzina abbinati all’elettrico sono più performanti rispetto al diesel ibrido. Ma non è detto che questa motorizzazione muoia definitivamente, perché sembra che dei motori a gasolio uniti agli elettrici continuano a essere sviluppati. Ne è testimonianza il sistema Hybrid Assist della nuova Renault Scenic che rivisita il concetto originale di ibrido gasolio-elettrico proponendo un propulsore a getto continuo affiancato da un motore elettrico.