Con un articolo apparso sulla rivista scientifica Nature, Google ha ribadito quanto emerso nelle scorse settimane, ovvero che ha costruito davvero un super computer quantistico in grado di eseguire calcoli in pochi minuti altrimenti impossibili.
Ricordiamo che la precedente scoperta è apparsa di sfuggita qualche settimana fa sul sito della NASA, ma IBM si è inserita sull’argomento mettendo in discussione la supremazia quantistica di Google affermando che il calcolo svolto non abbia applicazioni pratiche.
Allora Big G si è affidata alle colonne del New York Times con questo commento:”ci siamo già allontanati dai computer classici, su una traiettoria completamente diversa. Accogliamo con favore le proposte per far avanzare le tecniche di simulazione, anche se è fondamentale testarle su un vero supercomputer, come abbiamo fatto noi“.
Google contro IBM: il super computer quantistico è realtà
Nello specifico, da Mountain View sostengono di aver risolto un calcolo matematico con il suo computer quantistico in pochi minuti, quando il miglior prodotto di IBM, ovvero Summit, lo avrebbe completato solo dopo 10.000 anni. Basato sul processore quantistico Sycamore dotato di 53 qubit, il calcolatore di Mountain View ha aperto la strada verso una nuova rivoluzione tecnologica.
I computer quantistici sono il frutto di decenni di studi sulla meccanica dei quanti e funzionano sfruttando fenomeni come la sovrapposizione degli stati quantici e l’entanglement. Fenomeni a livello subatomico che hanno bisogno di avvenire a temperature molto basse, raffreddando per esempio il metallo allo zero assoluto (0°K o anche -273° C).
Il qubit sono differenti dai bit in quanto possono assumere valori di stato tra 0 e 1 contemporaneamente. Se riusciremo a dominare il mondo dei quanti, i computer quantistici potranno un giorno dare vita a intelligenze artificiali estremamente evolute.
Ma in futuro non avremo tali computer dentro le nostre case, perché sono sistemi da diversi milioni di dollari che hanno bisogno di determinate condizioni per funzionare.