L’internet of things è ufficialmente alle porte: nel corso dei primi mesi del 2020 le antenne verranno attivate e finalmente tutti gli utenti interessati potranno testare questo nuovo standard per le connessioni mobili. L’ultimo periodo è stato davvero prospicuo per gli interventi in merito al 5G, difatti nel corso delle settimane è stato possibile analizzare le molteplici sfaccettature della tecnologia potendo concepire, anche se ancora astrattamente, le future applicazioni della connessione le quali andranno dalla domotica a vere e proprie funzioni mai esplorati fino ad ora. Nonostante, comunque, il 5G non sia ancora approdato ufficialmente ovunque, il mondo della tecnologia sembra essere inarrestabile e proprio a seguito di tale caratteristica gli sviluppatori stanno già concentrando le loro forze sul 6G.
A differenza del 5G, nel futuro 6G giocherà un ruolo cruciale l’intelligenza artificiale. Stando a quanto rivelato da Mika Rantakokko, un noto sviluppatore che sta prendendo parte al progetto, nel corso dei prossimi anni l’AI subirà forti sviluppi arrivando a competere con la stessa intelligenza umana, consentendo quindi un avanzamento tecnologico senza eguali. All’interno del 6G, inoltre, verrà implementata anche una novità assoluta: la cosiddetta ombra digitale. Quest’ultima rappresenterà una sottospecie di Alter Ego e verrà gestita da un software comprendente degli ologrammi a latenza zero.
Come possiamo immaginare il tempo che ci separa da questo nuovo standard è ancora molto, ma avere già uno spiraglio di come quest’ultimo sarà consente di comprendere verso che direzione si sta andando.