Una bufala muggisce contro i clienti della Radio Televisione Italiana con la società costretta a fronteggiare una trappola che ha scatenato incessanti messaggi da parte degli interessati. La vicenda ha radici nefaste segnalate prontamente dal nucleo investigativo della Polizia Postale.
L’iniziale entusiasmo per l’accredito sul conto per quanto dovuto ai rimborsi è stato tutto fumo negli occhi per migliaia di vittime. Per riavere indietro quei 100 euro all’anno molti hanno scelto di considerare l’offerta dei malfattori. Ottenendo dati personali e credenziali per home banking sono scappati con la refurtiva.
Estranea ai fatti contestati, RAI ha provveduto a lanciare l’allarme contro il messaggio sospetto che sta facendo velocemente il giro delle mailbox in Italia. Consigliamo di NON APRIRE il link indicato nel testo della comunicazione o eventuali allegati presenti. Verificate sempre il mittente reale e non disdegnate nel richiedere informazioni al diretto interessato che saprà fornirvi ulteriori delucidazioni circa nuove possibili iniziative. In questo, come in altri casi, la cosa migliore da fare è quella di eliminare il contenuto segnalando l’accaduto a chi di dovere.