crisi telefonia in Italia Nel corso degli ultimi anni il mercato telefonia mobile è cambiato parecchio. TIM, Wind, 3 Italia e Vodafone inseguono un obiettivo irrealistico. Intendono ristabilire gli equilibri di un sistema d’offerta profondamente mutato. Con l’ingresso in campo di Iliad le cose non vanno bene. La lotta al ribasso delle tariffe ben si coniuga con una strategia che detta la nuova legge della trasparenza che mette in crisi gli operatori storici in Italia.

Gli ultimi aumenti sono stati obbligatori per i gestori anti – Iliad. Le perdite pare ammontino a ben 11 miliardi di euro. Ma tutto ciò pare non sia servito a compensare le perdite agli utili degli ultimi nove anni. Rispetto ai periodi precedenti, difatti, il professore Andrea Rangone ha dedotto un utile pari ad un quarto di fatturato. La situazione è critica e non può che peggiorare.

 

Iliad ha mutato le offerte di telefonia: TIM, Wind, 3 Italia e Vodafone al collasso

Non ci sono più equilibri tra il quarto operatore francese ed “il resto della combriccola”. Gli altri gestori vengono visti come approfittatori, ben distanti dalla logica della trasparenza e del per sempre proposto dal concorrente francese.

Stando ai dati statistici derivati dallo studio della situazione pare che la crisi telefonica dei gestori non riguardi soltanto l’Italia. In Europa lo scenario è simile e grava oltre ogni aspettativa. Tutto ciò ha causato un certo rallentamento per quanto riguarda gli investimenti in nuove tecnologie di rete e servizi. In vista del 5G i gestori dovranno fare molto per recuperare terreno. Tra non molto scopriremo come andrà a finire.

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