Come molti ricorderanno, l’aeromobile in oggetto è stato il soggetto degli ultimi due disastri aerei che hanno causato la morte di oltre 340 persone. Al centro della vicenda possiamo trovare il cosiddetto MCAS, ovvero il sistema anti-stallo realizzato per aiutare il pilota ad evitare lo stallo in occasione del decollo e dell’atterraggio. Stando a quanto raccolto dalle scatole nere, tuttavia, questi si sarebbe attivato nel momento sbagliato, provocando la picchiata del velivolo con una potenza addirittura 20 volte superiore al normale (nessuno sarebbe mai stato in grado di risolvere il problema, nemmeno il pilota più esperto).
Boeing dal canto suo si è letteralmente ritrovata al centro di una bufera, prima di tutto per non essere stata in grado di riparare un problema già riscontrato nel corso del 2016, ma sopratutto per aver disattivato la spia di segnalazione del malfunzionamento MCAS. Se quest’ultima fosse stata attiva, infatti, il pilota avrebbe potuto porre rimedio al problema, ancora prima di partire.
Le conseguenze dei disastri sono state tremende per l’azienda, a tutti gli effetti è crollata in borsa con una perdita del 53% degli utili. La situazione pare essere in fase di miglioramento, secondo le ultime indiscrezioni i regolatori dovrebbero ri-approvare il Boeing 737 Max entro la fine dell’anno corrente.