Ad oggi le principali questioni che si discutono in giro per il mondo riguardano sicuramente l’ambiente. Una delle più scabrose e soprattutto delle più disastrose in assoluto ha riguardato negli ultimi 40 anni certamente la centrale nucleare di Chernobyl.
La piccola cittadina che fa parte dell’Ucraina è stata infatti devastata dall’esplosione avvenuta all’interno del sito nucleare. Tutto ciò ha scosso il mondo ma certamente ancor di più tutti coloro che vivono a Chernobyl, i quali sono dovuti scappare via ma non solo. In molti hanno riportato infatti serie conseguenze in merito alla salute, con gli strascichi che tutt’oggi si riversano su di essi. Quello che accade nel reattore numero 4, per chi ancora non ne fosse a conoscenza, è stata una reazione tra idrogeno e grafite. Tutto ciò è avvenuto durante alcuni protocolli di sicurezza in cui furono saltati passaggi molto importanti.
Chernobyl, come oggi la cittadina Ucraina dopo che alcuni droni hanno effettuato i rilievi
Tutti coloro che hanno seguito molto da vicino la situazione di Chernobyl, sanno quanto sia stata delicata. Questo è stato infatti uno dei disastri più clamorosi della storia a livello nucleare, e ad oggi in molti si chiedono cosa resta del paese.
Proprio per tale motivo l’università di Bristol ha deciso di dare il via ad alcuni studi grazie ai droni. I piccoli velivoli radiocomandati sono stati in grado di effettuare dei rilievi accurati proprio in merito al livello delle radiazioni nell’aria. A quanto pare il pericolo è ancora altissimo, nonostante siano passati diversi anni dalla catastrofe.