Lasciare in carica durante la notte il proprio smartphone è una pratica assai diffusa da parte di tutti gli utenti del mondo. Di fatto, diventa necessario per affrontare la giornata lavorativa e quotidiana, soprattutto quando si devono trascorrere molte ore fuori casa. Avere il device attivo è diventato obbligatorio e indispensabile.
Con il telefono oggigiorno ci facciamo di tutto: dal sentire i nostri cari e i nostri familiari, allo scattare fotografie e video per le vacanze, ma non solo. Per molte persone i device sono veri e propri strumenti di lavoro indispensabili. E’ vero che il mercato offre tantissime soluzioni per avere il proprio dispositivo mobile sempre carico: pensiamo alle ricariche veloci, a quelle wireless, ai punti di ricarica nei centri commerciali o alle numerosissime powerbank che si possono trovare su Amazon.
Una delle pratiche più attuate dai cittadini è quella di lasciare in carica il telefono durante la notte. Milioni di utenti durante le ore notturne, riposano e lasciano riposare anche il proprio device sul comodino o sulla scrivania. Alcuni esperti suggeriscono che è un’abitudine che non fa bene alla batteria dello smartphone, in quanto un ciclo di carico di 7/8 ore può danneggiarla. Tuttavia altri esperti invitano a non preoccuparsi. Scopriamo perché.
Sembra infatti che non sia un’azione così sbagliata quella di lasciare il device per tante ore in carica. O meglio, sembra che non vi siano danni alla batteria del dispositivo, in quanto ormai ogni produttore inserisce dei chip intelligenti in grado di riconoscere quando la batteria viene caricata fino al 100% della sua possibilità e ne arresta il flusso di corrente, mantenendolo attivo fino a che l’utente non stacca il device dalla spina dell’energia elettrica.