Ormai la notizia che Google ha sviluppato un computer quantistico è diventata di pubblico dominio, ma il mondo si sta già dividendo tra chi è entusiasta delle infinite possibilità offerte da questo nuovo traguardo tecnologico e chi ritiene che non siamo pronti a padroneggiarlo.
Delle nuove frontiere tecnologiche colpisce la corsa commerciale verso lo spazio, tesa a colonizzare pianeti ed appropriarsi di nuovi fonti di energia, mentre l’Intelligenza Artificiale tra qualche decennio sarà così evoluta che potrebbe renderci schiavi dei nostri stessi robot. Circuiti, capacità di apprendimento e sviluppo emozionale che potrebbe tradursi in una consapevolezza unica, ovvero che i robot capiscano che gli esseri umani sono una razza superata.
Computer quantistico di Google tra possibilità infinite e paura
D’altro canto anche le discipline mediche faranno passi da gigante, laddove le nanotecnologie verranno implementate sempre più nella manipolazione dei geni per renderci immortali.
Tornando al computer quantistico di Google, il fatto che è uno strumento che esegue operazioni di calcolo di dati utilizzando fenomeni tipici del mondo sub atomico, come la sovrapposizione degli effetti e l’entanglement, non ci fa capire ancora pienamente l’argomento. Per ora il concetto di qubit è una conoscenza troppo distante dalla nostra cultura, e se comprendiamo la natura binaria del bit non riusciamo a credere che i dati possano viaggiare su una particella.
Cercando di non sfiorare tematiche troppo complesse sulla meccanica quantistica, possiamo dire che le potenzialità esplorate da Google sono enormi. Basti pensare che la potenza del calcolo quantico è circa un miliardo di volte più veloce di qualsiasi computer attuale. Una scoperta che ha messo in imbarazzo tutti, IBM in primis, la quale ha addirittura tentato la strada della negazione o poi confutazione dei dati ottenuti da Google.