Jiang e il suo complice importavano i dispositivi contraffatti dalla Cina, il loro reale valore era di circa 30 euro per ciascun dispositivo. Gli smartphone subito dopo venivano portati proprio da Apple, in assistenza, sperando di ottenere un modello originale in cambio. Per quanto paradossale possa sembrare, questo meccanismo è durato per anni e anni. Sembra incredibile se si considera la quantità di dispositivi che questo giovane studente ha acquistato ogni singolo anno, e quanto sia strano che Apple non si sia mai accorta che non fossero smartphone originali.
In realtà, è capitato che si siano accorti dell’inganno, ma tante altre volte il ragazzo è riuscito tranquillamente a portare avanti il suo piano. Jiang ha richiesto almeno 3000 sostituzioni
all’azienda nel corso degli anni. Solo nel 2017 ben 2000 sostituzioni, di cui più della metà andate a buon fine. Il ragazzo solitamente si recava in un centro assistenza Apple affermando che il dispositivo avesse problemi ad accendersi. Pare che Jiang sapesse esattamente cosa dire per convincere il team Apple, poiché la sua fonte in Cina gli ha spiegato ogni volta come fare. E dopo averli sostituiti spediva tutti i dispositivi in Cina per essere finalmente venduti.Trovato anche il complice di Jiang, il quale rischia almeno 5 anni di prigione e circa diecimila dollari di multa per aver non solo aiutato Jiang nella truffa ma anche per aver fornito informazioni falsate. Jiang, invece, rischia una multa di 2 milioni e almeno 10 anni di carcere con l’accusa di traffico di merci contraffate. C’è anche la possibilità che siano aggiunti altri vent’anni per frode.