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Auto: quale sarà l’alimentazione del futuro?

Tutti i grandi produttori di auto stanno investendo ingenti quantità di denaro per combattere l’inquinamento che dilaga sempre più sulla Terra e che rende impossibile la vita alle persone. In tutte le città infatti i livelli di smog hanno raggiunto picchi mai visti prima ed è partita una vera e propria sfida per la salvaguardia dell’ambiente.

Fra tutte le manovre che si stanno attuando per combattere il crescente inquinamento, vi è sicuramente la chiusura delle strade per le auto Diesel, in quanto emettono livelli di CO2 troppo preoccupanti.

Nonostante ciò gli ingegneri non mollano e stanno cercando soluzioni per coniugare da un lato l’innovazione e la tecnologia, dall’altro il risparmio economico per l’utente. Senza contare il grosso obiettivo che rimane quello di creare motori ad impatto 0 sull’ambiente. Quali saranno le soluzioni che verranno proposte?

Auto: il futuro dell’industria passa dalle soluzioni “eco-friendly”

Sicuramente abbiamo le vetture elettriche in primis come scelta per combattere lo smog, anche se un recente studio del CES-IFO ha riportato dei risultati del tutto shockanti e strabilianti. Da un confronto della Tesla Model 3 e di una Mercedes Classe C 220d

è uscito fuori che le emissioni di CO2 dell’auto tedesca fossero minori rispetto a quelle della macchina elettrica, considerando però alcune variabili ben precise.
Passando al secondo caso, si ipotizza un futuro con le auto nucleari. Per quanto possa sembrare paradossale la prima proposta di un motore simile risale agli anni ’50. Per ovvi motivi e in un clima post bomba atomica, il progetto è stato abbandonato celermente.
Il terzo caso preso in esame pone le vetture ad idrogeno come il vero futuro dell’industria automobilistica. Dello stesso parere risulta essere il CEO di Continental che è sicuro di vedere auto alimentate con l’idrogeno nel giro di dieci anni. Bisognerà combattere l’unico ostacolo che ne impedisce la produzione di massa, ovvero la scarsa autonomia del motore. Ma c’è tempo per ciò e speriamo di vedere i primi risultati già in uno dei prossimi saloni dell’automobile.
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Pubblicato da
Manuel De Pandis