Ormai è chiaro a tutti: lo smartphone rappresenta oggi il principale strumento di archiviazione delle informazioni personali, luogo in cui risiedono anche i dati più sensibili come informazioni bancarie, foto e video.
Con il passare degli anni e col progressivo diffondersi della tecnologia, gli utenti hanno cominciato a prestare molta più attenzione al modo in cui vengono trattati i loro dati personali, pretendendo dalle aziende dispositivi più sicuri e politiche di gestione dei dati più attente alla loro Privacy. Ma in che modo gli italiani proteggono i loro dati? A rivelarlo è il Trend Radar di Samsung, che ha voluto far luce sull’importanza che gli utenti italiani attribuiscono al tema della sicurezza informatica.
A preoccupare in particolar modo gli italiani sarebbe il PIN della carta di credito (86%), la password dell’internet banking (82%) e le immagini personali (64%). Informazioni che gli utenti cercano di proteggere installando sui propri smartphone programmi antivirus (78%), o ancora utilizzando dei caratteri speciali nelle password (69%) e aggiornando di frequente la password stessa (61%).
1 italiano su 3 si sente sicuro nell’archiviare i propri dati personali sullo smartphone
Lo smartphone, poi, è il dispositivo preferito da 1 italiano su 3 e non viene solo utilizzato per navigare in Rete, chattare, utilizzare le app Social e fare shopping online, quanto anche per archiviare numerose informazioni personali e lavorative. Quasi 1 italiano su 2, infatti, condivide dati e documenti di lavoro sul proprio smartphone. Ma perché 1 italiano su 3 è così sicuro nell’archiviare i propri dati personali sullo smartphone?
Perché lo si porta sempre con sé (51%), ed è più semplice e più pratico da utilizzare rispetto ad un computer (29%). L’affidabilità è legata, principalmente, al pin numerico (66%), all’antivirus (55%), e ai continui aggiornamenti del software (52%). A preoccupare di più gli utenti italiani è il furto di dati, i siti non certificati, le mail fraudolente e le connessioni WiFi libere, che possono mettere a rischio le informazioni contenute sullo smartphone.