Pessime notizie per chi ha creduto nella fortezza delle reti 4G. Ad anni di distanza dal lancio del network ultra veloce per la connessione mobile si scopre un rischio enorme. Chiunque utilizzi una SIM di qualsiasi operatore reale o virtuale è in serio pericolo per un bug di programmazione che lascia allo scoperto i dati degli utenti. Gli hacker riescono a spiare le loro vittime e carpire tutte le informazioni di cui hanno bisogno. Dati personali e bancari vengono rivenduti al migliore offerente. Ecco cosa succede.
SIM con 4G in allarme: TIM, Wind, Tre, Vodafone e gli altri non possono risolvere il problema di sicurezza che ruba dati e soldi
In attesa del 5G in Italia ci si affida alla rete di quarta generazione attualmente attiva per tutti i grandi e piccoli provider nazionali. Il 4G permea ancora nel nostro digital life e continuerà per i prossimi anni in vista di una sempre più sensibile adesione alla rete 5G che richiederà nuovi servizi e dispositivi.
Gli hacker hanno scoperto una falla di sicurezza dovuta ad una cattiva programmazione del software di controllo che attiva il firewall contro gli accessi indesiderati alla rete.
I malviventi della rete sfruttano una backdoor per insinuarsi nelle comunicazioni in transito attraverso una strumentazione ad hoc reperibile online. Creano un hotspot facendo da ponte tra l’antenna del provider e noi stessi. La loro posizione garantirce pieno accesso alle informazioni degli utenti grazie ad un software che registra e cataloga qualsiasi cosa venga digitata al telefono.
I rischi che si corrono nel non considerare una possibile intrusione sono i seguenti:
- determinazione della posizione gps;
- ascolto delle chiamate;
- prelievo di dati personali;
- invio di falsi allarmi e fake news via app e social network;
- furto di identità.