Nel corso dell’ultimo anno, si sono verificati numerosi casi di disservizi a danno degli utenti Tim, Wind, Tre, Vodafone e Iliad, nonché dei principali operatori virtuali sul mercato. Questi rallentamenti sono dovuti talvolta a cause intrinseche delle reti, di cui gli operatori spesso non danno effettiva contezza. Infatti risulta raro che gli operatori forniscano informazioni dettagliate sui down occorsi, limitandosi ad avvisare gli utenti nel momento in cui le criticità appaiono risolte.
Come fronteggiare, dunque, questi disservizi?
Anzitutto, è sempre bene controllare che il rallentamento non sia legato a cause derivanti dal proprio dispositivo o dal proprio piano tariffario. Perciò è consigliato controllare di essere in una zona dove c’è rete, e soprattutto con un credito residuo tale che consenta la navigazione senza problemi. In tal senso, bisognerebbe consultare l’applicazione del proprio gestore.
Appurato che il rallentamento non dipenda da una di queste motivazioni, si può procedere andando a valutare direttamente l’entità del down. In primo luogo, verificando lo stato della propria connessione.
Una strategia opportuna per controllare che la propria connessione sia effettivamente in down, sarebbe impiegare uno speedtest, servizio gratuito disponibile anche in formato app che consente di valutare diversi parametri della connessione. Per feedback dagli utenti e per facilità d’uso, ci sentiremmo di consigliare Speedtest di Ookla.
Questo strumento va a monitorare tre parametri differenti: la latenza, la velocità in download e la velocità in upload. Una funzione molto comoda in queste circostanze consiste nella cronologia delle misurazioni, consultabile per confrontare i dati rilevati in un momento precedente al down con quelli acquisiti durante il rallentamento.
Inoltre, per verificare l’entità del problema, può essere utile affidarsi a siti web – come Downdetector – che raccolgono le segnalazioni dell’utenza e costruiscono una stima dell’importanza e dell’estensione del disagio, in attesa che venga risolto dall’operatore di competenza.