In realtà, l’acquisizione di Fitbit non è stato un fulmine a ciel sereno, poiché già nei giorni scorsi si susseguivano le indiscrezioni di un accordo dal valore di 2,1 miliardi di dollari che Google aveva sottoposto al leader dei wearable. L’acquisizione di Fitbit restituisce dunque all’azienda di Mountain View l’opportunità d’investire maggiormente nello sviluppo del suo WearOS, e crea la base per il lancio di nuovi dispositivi indossabili dal 2020.
James Park, co-fondatore e CEO di Fitbit, ha dichiarato:“Google è il partner ideale per portare avanti la nostra missione. Con le risorse e la piattaforma globale offerta da Google, Fitbit sarà in grado di accelerare l’innovazione nella categoria dei dispositivi indossabili offrendo un facile accesso al controllo del benessere personale.”
La riconoscibilità del marchio Fitbit in questi anni si è basata sul costante focus che l’azienda ha posto sul benessere e sul monitoraggio della salute delle persone. Di certo il nuovo accordo metterà Google ancora di più sotto la lente d’ingrandimento perché avrà a disposizione nuovi set d’informazioni e dati personali degli utenti da proteggere gelosamente.
Sperando che Big G non sfrutti i nostri dati, indubbiamente da Mountain View sono già pronti all’assalto dei numeri di vendita nel comparto wearable di Apple, Huawei e Samsung.