Aumenti, rimodulazioni, rincari: le denominazioni di tali fenomeni sono plurime, ma in fin dei conti vogliono esprimere sempre la stessa cosa ossia quei fastidiosi avvenimenti che gli operatori nazionali portano avanti da ormai diverso tempo. Tim, Wind, 3 Italia e Vodafone hanno riconosciuto che per tenere stretta la propria clientela vi è stato bisogno di rispondere alle esigenze dei consumatori, aumentando le soglie offerte negli abbinamenti e diminuendo il prezzo di vendita mensile. L’arrivo di Iliad, infatti, ha dettato nuove regole nel campo della telefonia, ma purtroppo non ha fermato chi offre prezzi vantaggiosi e modificare gli stessi durante i mesi seguenti.
Tim, Wind, 3 Italia e Vodafone hanno più volte applicato degli aumenti
nel corso dell’ultimo anno e molte volte gli utenti soggetti non hanno saputo come comportarsi. Anzitutto, nel caso in cui si sia protagonista di una rimodulazione, ogni operatore telefonico è tenuto ad avvisare il cliente con un preavviso: tale prerogativa è obbligatoria.In secondo luogo, trattandosi di modifiche contrattuali unilaterali, ogni cliente soggetto a tali avvenimenti non è obbligato a sottostare alle modifiche, ma bensì può scegliere se accettarle o cambiare offerta o operatore. In tal caso, quindi, si avrà la possibilità di recedere dal contratto senza pagare alcuna penale. Importante e necessario ricordare, però, che per effettuare quanto detto prima sarà necessario osservare le tempistiche prefissate da ogni operatore, le quali sono solitamente illustrate nei messaggi attraverso cui vengono resi noti gli aumenti.